INNOVAZIONE TECNOLOGICA E RICERCA IN SICILIA
Stanziamenti e risorse stanziate al Sud
Casi di innovazione tecnologica in Sicilia
Uno dei problemi maggiori è che la Sicilia non risulta appetibile per gli investimenti dall’estero e il programma Italia Startup Visa del ministero dello Sviluppo economico per gli investitori stranieri conta pochissime candidature, nessuna delle quali riguarda la Sicilia, che evidentemente appare ancora poco attraente per chi vuole fare impresa.
Alla Sicilia vanno oltre la metà dei 23 milioni messi a disposizione dal Mise per la realizzazione di una piattaforma di tecnologie innovative per i trattamenti mini-invasivi in radioterapia e chirurgia robotica, presentato dall’Istituto di ricerca biomedica e clinica G. Giglio di Cefalù.
Per restare in tema innovazione tecnologica e medicina, è stato da poco presentato a Palermo il nuovo modello organizzativo del Centro Regionale Trapianti, articolato in due aree.
All’area di coordinamento e governance sono affidati:
- La programmazione regionale delle attività di donazione e trapianto;
- I rapporti istituzionali, sia regionali che nazionali;
- L’applicazione dei programmi di qualità e di governo clinico regionali e del Centro nazionale trapianti;
- La gestione dei programmi di formazione del personale sanitario in materia di donazione e trapianto di organi e tessuti;
- La gestione dell'attività di comunicazione per la promozione della donazione di organi e tessuti;
- La gestione delle azioni di miglioramento e allineamento indicate dal Centro, del rischio clinico, della formazione, dell'applicazione dei programmi di innovazione, ricerca e sviluppo;
- La gestione del sistema informativo regionale dei trapianti;
- La gestione del registro regionale pazienti sottoposti a trattamento dialitico.
L’area di coordinamento operativo del processo di donazione e trapianto di organi e tessuti svolge invece le seguenti funzioni:
- Raccolta delle segnalazioni dei potenziali donatori dagli ospedali della rete regionale;
- Valutazione di idoneità e sicurezza degli organi e tessuti proposti;
- Allocazione degli organi per il programma regionale;
- Coordinamento dei trasporti di organi ed equipe di prelievo e di trapianto, e dei pazienti in attesa di trapianto;
- Restituzione dei risultati delle donazioni e assolvimento del debito informativo verso il Centro;
- Gestione della lista dei pazienti in attesa di trapianto presso i centri della Regione;
- Segnalazione di eventi e reazioni avverse gravi.
FONDI UE E STRATEGIE DI INNOVAZIONE
Sono stati riservati oltre 130 milioni di fondi ai bandi per l’innovazione tecnologica e la ricerca.
Essi puntano a:
- Favorire la nascita e il radicamento territoriale di un tessuto produttivo innovation based, attraverso un sistema di servizi riguardanti lo sviluppo fisico, organizzativo e commerciale delle piccole e medie imprese regionali, mediante agevolazioni sotto forma di contributo in conto capitale;
- Rafforzare la capacità innovativa con particolare riferimento all’avanzamento tecnologico dei prodotti, dei sistemi di produzione, dei sistemi organizzativi delle imprese e alla diversificazione produttiva, attraverso la contaminazione delle tecnologie e delle loro applicazioni legate anche al design e alla progettazione. Altri obiettivi sono la promozione e consolidamento delle reti di impresa, l’inserimento di ricercatori con elevati profili tecnico-scientifici;
- Sviluppare prototipi e dimostratori, con applicazione a livello industriale, attraverso contributi in conto capitale per attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale.
Nuove strategie d’innovazione al sud
Le fasi del Piano per il Sud 2030
Il Piano si articola in due fasi:
- Nel triennio 2020-2022 è prevista la massimizzazione dell’impatto delle misure previste nella Legge di Bilancio 2020, che consenta di incrementare gli investimenti pubblici al sud;
- Nel periodo 2021-27 si prevede una coesione nazionale ed europea.
L’economia circolare e l’attenzione a giovani e donne
Il piano si concentra anche sulla svolta ecologica attraverso una sperimentazione di economia circolare, il potenziamento del trasporto sostenibile, i contratti di filiera e di distretto nel settore agroalimentare e la gestione forestale.
Sul tema dell’innovazione, il progetto supporta il trasferimento tecnologico e il rafforzamento delle reti tra ricerca e impresa, oltre che della vocazione internazionale dell’economia e della società meridionale. Nel piano sono inclusi anche l’adozione di una strategia che rafforzi le Zone Economiche Speciali (ZES) e dei programmi di cooperazione allo sviluppo.
Nel Piano Sud 2030 sono previste anche misure per rafforzare la competitività del sistema produttivo e la creazione di buona occupazione per giovani e donne (incentivo all’occupazione femminile, credito d’imposta per investimenti al Sud, “Cresci al Sud” e “Protocollo Sud” con Cassa Depositi e Prestiti e Invitalia).
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