CHI È PAOLA PISANO?
CURIOSITÀ SUL NUOVO MINISTRO
L’ASSESSORATO DI PAOLA PISANO A TORINO
Grazie anche al lavoro di Paola Pisano, Torino risulta tra le città italiane più digitalizzate. La città di Torino è stata la prima città metropolitana ad allacciarsi all’Anagrafe unica della popolazione e una delle poche città italiane a sperimentare le nuove frontiere della mobilità.
Durante il suo mandato di assessore, Paola Pisano ha avviato diversi progetti, come ad esempio la sperimentazione delle auto a guida autonoma, o i test di RoboTo, un bar in cui per tre mesi i cocktail sono stati preparati e serviti ai cittadini dai robot! Ha cercato di attirare aziende, fondi e investimenti lanciando la piattaforma Torino City Lab, per aumentare le collaborazioni con le società intenzionate a sperimentare le loro tecnologie nella città.
E a proposito del suo soprannome di “signora dei droni”, per la festa del patrono della città di Torino, nel 2018, ha fatto sostituire i tradizionali fuochi d’artificio con 200 droni che hanno solcato i cieli piemontesi.
È stato proprio in quella occasione che la Pisano ha iniziato ad intraprendere diverse partnership per approfondire questa tecnologia.
A tal proposito, in una vecchia intervista rilasciata ad Agi, la Pisano aveva avuto modo di elencare gli elementi positivi dei droni:
- Sono facili da usare nella manutenzione delle infrastrutture;
- Possono girare nella città occupando poco spazio;
- Possono dare un contributo importante in caso di problematiche o incidenti in posti non facilmente raggiungibili dall’uomo.
PAOLA PISANO È LA SCELTA GIUSTA?
RIPERCORRIAMO LA STORIA: DIPARTIMENTO PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA
QUALI SONO I PROSSIMI PASSI NELL’OTTICA DELL’INNOVAZIONE DIGITALE?
Il nuovo governo si è appena insediato e l’importanza riconosciuta alle tematiche digitali fa sorgere grandi speranze, riposte soprattutto sulla competenza e determinazione del nuovo ministro Paola Pisano.
Sono 26 i punti della bozza di programma del nuovo Governo e tra questi ce ne sono alcuni legati anche all’Agenda digitale, ancora troppo pochi nell’ottica della digitalizzazione. Con riferimento a queste tematiche predomina l’interesse ad attuare il progetto di innovazione e digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. Quest’ultimo punto ricorre molto spesso nei programmi politici, nazionali ed europei. Facile a dirsi, ma di fatto il cammino verso una effettiva digitalizzazione della PA sembra piuttosto lungo.
Nella bozza del programma del nuovo Governo non manca il riferimento al concetto di cittadinanza digitale, che si annida già nel progetto dello SPID, ma che con il nuovo Governo si dovrebbe elevare a vero e proprio diritto del cittadino fin dalla sua nascita. Questo sembrerebbe il primo passo per riconoscere, in futuro, a ciascun cittadino il diritto di accesso alla rete e la facilità di accesso ai servizi online che la PA andrà ad elargire. Un richiamo complesso e ambizioso.
La sfida, come abbiamo detto, non è certo semplice. D’altronde finora, all’interno del Governo, non ci sono state delle chiare figure di riferimento per queste tematiche, né gli è stata data molta rilevanza. Come abbiamo infatti visto, ripercorrendo la storia, la governance del settore digitale è stata per anni frammentata tra vari ministeri in assenza di un coordinamento e di un ruolo effettivo nello scenario politico.
Dalle mosse di Giuseppe Conte sembra evidente la volontà di dare una svolta alla materia, prevedendo un ministro e un dipartimento dedicati. Il nuovo Dipartimento per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione sarà operativo a partire da gennaio 2020, al termine del lavoro del Team digitale a dicembre 2019.
Il ministro Pisano si occuperà principalmente della trasformazione della PA e del Fondo dell’Innovazione (nato su iniziativa del ministro Luigi Di Maio, ma ancora non operativo). Ci sono però tante altre sfide, sul digitale, che coinvolgono altri ministeri. Il Ministero dello Sviluppo Economico, ad esempio, si troverà ad affrontare il problema della banda larga e a sviluppare idee e progetti nell’ambito dell’industria 4.0. Altri ministeri affronteranno tematiche connesse al digitale, come quelli di Sanità, Giustizia e Scuola.
L’Agenzia per l’Italia Digitale, agenzia tecnica della Presidenza del Consiglio, continuerà a svolgere comunque il suo ruolo a supporto del Governo. Così facendo, si cercherà di garantire la realizzazione degli obiettivi dell’Agenda digitale italiana e contribuire alla diffusione dell’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, favorendo l’innovazione e lo sviluppo economico del Paese.
Rimane vivo l’auspicio che la nuova squadra del Governo Conte bis sia realmente in grado di far cambiare marcia alla Pubblica Amministrazione nell’inseguimento della Trasformazione Digitale.
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